La separazione slegata dal tradimento che si concretizzato quando i coniugi non vivevano pi sotto lo stesso tetto
di Marina Crisafi - Lui la tradisce e questo un fatto, ma la relazione iniziata dopo che i due avevano deciso di non convivere pi sotto lo stesso tetto, per cui niente addebito della separazione. questo quanto emerge dall'ordinanza n. 21859/2017 (sotto allegata) depositata dalla sesta sezione civile della Cassazione, che ha confermato la decisione d'appello respingendo le obiezioni proposte da una donna contro l'ex marito.
Per la signora, infatti, la sentenza del giudice d'appello era sbagliata nel punto in cui aveva rigettato la domanda di addebito della separazione nei confronti dell'ex coniuge, e dunque aveva cercato conforto presso gli Ermellini.
Ma da piazza Cavour confermano l'operato dei giudici di merito. Il dato inconfutabile del tradimento da parte del marito, infatti, non sufficiente per i magistrati del Palazzaccio a far scaturire l'addebito della separazione. Pur essendo provata l'esistenza di una relazione extraconiugale, affermano, infatti, la stessa avvenuta "in un periodo in cui i coniugi non convivevano pi da tempo e in cui, quindi, la crisi del matrimonio si era gi manifestata, tanto da condurre alla cessazione della convivenza".
La violazione dell'obbligo di fedelt, hanno ricordato quindi dalla Cassazione, "per dare luogo all'addebito della separazione, deve avere assunto efficacia causale nel determinarsi della crisi del rapporto coniugale (cfr., tra le tante, Cass. n. 18074/2014).
Da qui, il rigetto del ricorso.
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